martedì 26 giugno 2012

Mauri-Castagna

Il bellissimo diedro del 2° tiro
Sempre diedro: il 3° tiro
Giancarlo impegnato sull'ultimo tiro
Tracciato della via. Si notano anche i camini
Bramani e Castiglioni sulla sinistra
Pilastro S dello Zuccone Campelli
Parete O


Dal punto di vista dell'arrampicata quest'anno si sta decisamente presentando come "casalingo": meno uscite dell'anno scorso e tutte o quasi concentrate "in zona". Il lato positivo è che mi posso togliere finalmente alcune piccole soddisfazioni a cui miravo da un po'. La Mauri-Castagna allo Zuccone Campelli è una di queste: adocchiata un paio di anni fa quando avevo ripetuto la vicina Comici-Cassin con Ivan, poi "mancata" in un paio di altre occasioni, era rimasta lì in sospeso. Domenica con Giancarlo saliamo con l'idea di fare un paio di viette e, dopo un riscaldamento sull'affollatissima Bramani-Fasana allo zucco Pesciola, attacchiamo la via.
Linea bellissima che sale l'evidente diedro con due tiri di grande soddisfazione e un tiro finale su placca verticale con passaggio singolo di 6a+ (modificato rispetto al tracciato originale), la via ha come unico inconveniente la sua brevità. Roccia buona, con un paio di prese "dubbie" che hanno però retto alla prova. Le protezioni sono comunque ottime a resinati, inutili friend e/o dadi; bastano 10 rinvii.
Accesso: dal rif. Lecco si segue il sentiero che risale tutto il vallone dei camosci sulla sinistra, deviando per traccia verso destra una volta giunti vicino allo Zuccone Campelli e puntando alla base dei due evidenti camini (risp. Bramani e Castiglioni) che ne segnano in maniera inconfondibile la parete. Da qui, seguire ancora la cengia verso destra fino all'attacco (scritta). Se invece provenite da una via allo Zucco Pesciola, conviene scendere dal canalone della normale, attraversare a destra appena possibile e risalire il canalone SEM fino a quando è possibile attraversare verso sinistra; si raggiunge così facilmente la cengia e l'attacco della via.
Relazione: pressoché inutile, vista la fila di fittoni resinati che indica dove andare. In breve:
1° tiro: salire la placca, saltare la prima sosta dopo circa 15m e proseguire fino alla sosta alla base del diedro; 40m, 5a.
2° tiro: salire il bellissimo diedro; tiro facile e divertente; 25m, 4c.
3° tiro: sempre nel diedro, con una presa che ispira poca fiducia subito all'inizio. Bel tiro di buona continuità; 30m, 5c (forse un passo di 6a un poco generoso).
4° tiro: placca finale con passaggio singolo, poi facile; 20m, 6a+.
Discesa: bastano due calate in corda doppia da 60m; colla prima si arriva alla base del diedro, poi da qui alla partenza.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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