giovedì 19 marzo 2015

Minuetto a Ceniga

Teo sul 1° tiro.
Sul 3° tiro.
Sul 5° tiro.
Teo sulle placche del 5° tiro.
Sul 6° tiro.
Teo sul 6° tiro.
Sul 7° tiro.
Teo sul 7° tiro.
Tracciato della via.
Coste dell'Anglone - Valle del Sarca
Parete E


"Ti è mancata la Valle, eh?"
La frase, accompagnata dallo sguardo un po' sornione di Teo, mi accoglie mentre giungo in sosta e scruto la parete verticale che mi attende. Non rispondo; del resto un mezzo sorriso è più che eloquente: è da ottobre che non metto piede in Valle del Sarca e... sì, un po' mi è mancata! Per la "ripresa" scegliamo una via plaisir, ben protetta, gradi abbordabili, su roccia ottima. Bella e continua sui tiri centrali, ha un unico inconveniente: i tiri finali, facili ma su roccia che non si può definire altro che discreta, che rovinano un po' il piacere della salita. Mi direte che in Sarca le vie sono spesso di tal fattura, ed io risponderò: appunto! Ma la Valle è sempre la Valle, regala sempre soddisfazioni e non si può starne lontani a lungo!
Accesso: da Arco verso nord, prendendo poco dopo la deviazione a sinistra per Ceniga (indicazione). Si parcheggia poco dopo sulla destra, si torna brevemente indietro  e si prende la strada a destra che supera il Sarca con un ponte (possibile parcheggiare anche qui, poco oltre sulla sinistra). Si prosegue verso destra fino all'altezza di due panchine dove si segue una traccia che risale il faticoso ghiaione portandosi sotto la parete ed incrociando il sentiero che ne percorre la base (possibile alternativa di salita). Si prosegue brevemente verso destra superando l'attacco di Luna calante (scritta) fino ad una breve discesa dove si notano degli spit e una vaga scritta pressoché illeggibile dalla quale si può intelligere il nome della via.
Relazione: pressoché inutile, poiché il percorso è sempre indicato dagli spit (con l'eccezione di un tratto del 4° tiro). La via è ottimamente protetta tranne che sugli ultimi due o tre tiri, dove possono essere utili uno o due friend medi per proteggere alcuni tratti. Vista la chiodatura decisamente generosa dei tiri sottostanti si fa un po' fatica a comprendere la ragione di questa scelta, ma tant'è. Anche le soste sono certamente sicure, ma attrezzate con spit ben più vecchi di quelli presenti in via. Grado obbligato: 6a, ma un minimo di dimestichezza col 6a+ si permette di godervi veramente la via!
1° tiro: risalire una placchetta con passo delicato verso sinistra, poi per rocce rotte e gradoni verso destra fino alla sosta; 25m, passo di 6a; otto spit.
2° tiro: appena a destra della sosta a risalire un muretto e una breve placchetta che porta ad una cengia. Spostarsi a sinistra (passare sotto l'albero) e salire indi alla sosta; 20m, passo di 5b; sei spit. Sosta su due spit.
3° tiro: salire la breve lama e attraversare a sinistra fino ad un pilastrino che si risale sul suo lato sinistro (attenzione a scaglie giallastre instabili sulla destra), per poi attraversare verso destra e raggiungere la sosta; 15m, 6a+ continuo su pilastrino e traverso; otto spit. Sosta su due spit con anello e fettuccia.
4° tiro: salire le rocce a sinistra della sosta, non spostarsi ancora a sinistra ma proseguire dritto in direzione di una pianta. Per placchette si giunge ad un terrazzo con albero (possibile sosta) e si prosegue per rocce rotte fin sotto la parete verticale; 40-45m, 5a; sei spit + un cordone su pianta. Sosta su due spit con anello e cordone.
5° tiro: a destra della sosta a risalire un muretto (attenzione ad un sasso instabile) ed un diedro, per spostarsi poi verso sinistra su placche più facili fino alla sosta in corrispondenza di una grossa lama; 30m, 6a+ (uno o due passi), poi 6a; nove spit. Sosta su due spit con anello e cordino.
6° tiro: Superare un muretto e raggiungere una breve placca, spostarsi a sinistra a doppiare un vago spigolino e proseguire per un diedro fessurato fino alla sosta; 25m, 6a+, passo di 6b verso sinistra (6a+ se si resta un po' alti su buone prese), poi 5c/6a; otto spit. Sosta su due spit con anello e cordino.
7° tiro: dritti verso il tetto sovrastante, poi spostarsi a destra e proseguire in traverso molto esposto (secondo me il passaggio-chiave della via) fin quasi al termine del tetto, dove si rimonta il breve strapiombo e si giunge in sosta; 25m, 6a+, forse passo di 6b all'inizio del traverso; nove spi, un chiodo. Sosta su due spit con cordone.
8° tiro: risalire un diedro fessurato con infido passo iniziale (attenzione ad un masso instabile sulla destra), poi più facile; 15m, passo di 6a+, poi 5a; quattro spit. Sosta su due spit con cordone.
9° tiro: salire le placche fino all'altezza di una cengia dove si attraversa a destra; 35m, 4a; due spit, un cordone in clessidra, un cordone su pianta. Sosta su due spit con anello.
10° tiro: per placche lavorate e brevi muretti fino ad una cengia dove si sosta; 40m, 4a; uno spit, un cordone in clessidra, un chiodo. Sosta su cordone su pianta.
11° tiro: salire la placca fessurata, indi spostarsi a destra e risalire le rocce finali fino alla sosta; 35m, 4c; uno spit, due cordoni in clessidra. Sosta su cordone su albero; meglio però proseguire qualche metro e allestire una più comoda sosta su uno degli alberi nei paraggi,
Discesa: risalire brevemente fino alla strada che si segue verso sinistra sino al suo termine. Si prosegue su sentiero ("degli scaloni") che riporta (tratti attrezzati) nei pressi del ponte sul Sarca.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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