mercoledì 19 agosto 2015

Soldà

Raffaele alla partenza del 2° tiro.
Sempre lui sul 6° tiro.
Sul 7° tiro.
Sull'11° tiro.
Raffaele all'uscita della via.
La calata nel vuoto.
Tracciato della via.
La "firma" della cordata sul libro del rif. Vicenza.
Prima torre del Sassopiatto
Parete NE


Cosa fare dopo la salita al Salame se non la Soldà alla prima torre del Sassopiatto? L'unico problemino sono le nostre condizioni quando rientriamo dalla Comici dopo innumerevoli scivolate nel ghiaione di discesa: uno sfoggia una mano dolorante, l'altro un piede gonfio! Terminiamo quindi una cena da gourmand e ci cacciamo a letto presto, confidando nelle virtù taumaturgiche del canonico grappino, che invero funzionano solo a metà, nel senso che il giorno dopo faccio i primi due tiri con la sensazione che il piede destro stia rotolando a valle ad ogni passo. Poi le cose migliorano e ci ritroviamo in cima e, stavolta senza danni, di nuovo al rifugio, a firmare la salita come il giorno prima: "CAI BG - PoliMI". Bisognerà proprio crearlo, un gruppo alpinistico al Politecnico!
Accesso: dal rif. Vicenza (ci si arriva da passo Sella con la cabinovia per il rif. Demetz o da S. Cristina con il sentiero 525, anche qui con possibilità di usare una funivia per abbreviare il percorso) si prende il sentiero per la ferrata del Sassopiatto (subito dietro il rifugio), salendo fino ad un ghiaione all'altezza della base della Torre del Sassopiatto (ben visibile sulla destra). Si attraversa verso destra senza percorso obbligato fino alla parete. L'attacco è appena a sinistra di un muro giallastro, in una specie di larga nicchia. 15' dal rifugio.
Relazione: la via risale la parete NE della Torre sfruttandone i punti deboli con geniale intuizione e con difficoltà contenute (tre tiri impegnativi; passaggio di VI obbligato nel 6° tiro), ma con chiodatura essenziale. Portare friend fino al 3BD per integrare. Rispetto alla relazione riportata sulla guida di M. Bernardi, alcune soste (3a, 4a e 5a) sono state spostate e sistemate (chiunque sia stato: grazie). Calcolare 4h e mezza circa.
1° tiro: salire sul bordo destro della nicchia ed uscirne sulla destra (oppure salire direttamente dritti partendo poco più a destra), spostarsi a sinistra sulla placca nera e salire spostandosi verso destra fino ad una terrazza. 40m, IV, V, V+; due chiodi + due collegati. Sosta su due chiodi.
2° tiro: traversare verso sinistra, salire un muretto verticale e spostarsi a destra (oltre la sosta di partenza) fino ad un terrazzino dove si sosta. 25m, VI-, V+, V, IV; due chiodi (uno con cordone penzolante). Sosta su due chiodi.
3° tiro: sopra la sosta a superare un breve tetto, poi spostarsi verso destra fino ad una terrazza di sosta. 20m, V+ (un passo), IV; un chiodo. Sosta su due chiodi con cordone.
4° tiro: a destra della sosta a salire una zona di rocce facili (appena a destra dello spigolo si nota la nicchia della sosta originaria) fino alla sosta su un terrazzino. 50m, IV. Sosta su due chiodi e cordone.
5° tiro: ancora dritti fino ad uscire su una rampa erbosa, superarla (attenzione ai sassi), salire un muretto e portarsi sulla sinistra dove si sosta. 35m, III, IV; un chiodo. Sosta su chiodo e clessidra con cordone.
6° tiro: in obliquo a sinistra a puntare ad una fessura giallastra, salirla e continuare per una specie di diedro-caminetto fino ad una nicchia. 30m, III, V+, VI, V; due chiodi. Sosta su clessidra.
7° tiro: alzarsi a sinistra della sosta e salire per una rampa verso destra fino ad una grande nicchia. 25m, IV+, III, I. Sosta su enorme clessidra nella nicchia.
8° tiro: uscire a destra dalla nicchia, salire traversando sempre verso destra superando un canale, a prendere una rampa erbosa. NON continuare sulla rampa fino allo spigolo, ma salire verso sinistra per roccette fino alla sosta. 30m, I, V, III, IV. Sosta su due chiodi.
9° tiro: salire il muretto a sinistra della sosta e giungere ad una prima nicchia, superare una paretina ancora verso sinistra fino ad una seconda nicchia. 20m, V (un passo), IV; un chiodo. Sosta su clessidra alla sinistra della nicchia.
10° tiro: a sinistra della nicchia a risalire il caminetto fino ad un gradino sotto lo strapiombo. 25m, IV-. Sosta su clessidra.
11° tiro: a destra della sosta a salire un caminetto di roccia gialla (meno friabile di quanto sembri). Giunti su un primo terrazzo si può continuare ancora per un paio di metri lungo il camino oppure spostarsi a destra ed uscire su paretina. Si percorre quindi una rampa erbosa, si ignora un primo spuntone leggermente in basso a destra e si sosta su un secondo spuntone, alla destra di una grande nicchia nera. 50m, V-, III+, I. Sosta su spuntone.
12° tiro: su per la paretina di fronte, poi si continua su rocce facili fino ad un pilastrino. 40m, IV, III+. Sosta su clessidra.
Da qui si continua per un'ottantina di metri circa in conserva fino al colletto appena sotto la vetta. I e II. Sosta su spuntone.
Discesa: si scende verso sinistra (rispetto alla direzione di salita) fino ad un ancoraggio sulla destra da cui ci si cala nel canale. Ora si scende nel canale cercando il lato migliore fino ad un secondo ancoraggio: con due calate da 50 e 25m si arriva dove il canale si allarga. Si scende ora sulla destra facendo molta attenzione (terreno friabile all'apparenza interessato da una frana recente) fino ad un terreno più facile, raggiungendo un grande salto all'altezza di un grosso masso incastrato. Si scende pochi metri (facile, ma esposto) e sotto il masso si trova un ancoraggio. Scendere ancora pochi metri sulla sinistra (eventualmente con una breve calata) ad un secondo, migliore, ancoraggio da cui ci si cala nel vuoto (50m) sino al ghiaione terminale che si discende fino al sentiero di partenza. Un'ora e mezza circa.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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