martedì 27 dicembre 2016

Mussini-Iotti + Diedro UISP + Zuffa-Ruggiero

Anita sul 1° tiro della Mussini-Iotti.
Sul 2° tiro della Mussini-Iotti.
Anita sul 1° tiro del diedro UISP.
Sul 2° tiro del diedro UISP.
Tracciato del diedro UISP al tramonto.
Anita sul 1° tiro della Zuffa-Ruggiero.
Sul 2° tiro della Zuffa-Ruggiero.
Anita sul 3° tiro.
Tracciato della Zuffa-Ruggiero (verde). In rosso la via
Cacciavillani, in azzurro la Zuffa-Lenzi.
Pietra di Bismantova
Pareti SE e SO


Che soddisfazione rivedere la Pietra dopo più di un annetto di assenza! E in occasione di questo ritorno mi sono ripromesso di scalare - finalmente! - alcune tra le "classiche" della parete, che ancora non avevo salito. Inseguendo il sole di dicembre, partiamo dalla parete SE per spostarci verso SO, tra vie non difficili e ottimamente chiodate. Una piacevole combinazione di vie molto belle e abbastanza omogenee come difficoltà, da raccomandare per una tranquilla cavalcata nella storia della Pietra.
Nota: gli accessi alle vie sono dati nel senso della combinazione da noi percorsa, quindi dall'alto in due casi su tre. Non è difficile figurarsi l'accesso dall'eremo.
Accesso (Mussini-Iotti): dal piazzale si sale verso l'Eremo, ora bloccato in seguito alla frana di febbraio 2015. Prima di giungervi si segue un sentiero sulla destra che contorna l'eremo e riporta davanti all'evidente settore Anfiteatro della Pietra. Portarsi sul lato di destra del settore e salire per una traccia che porta ad un terrazzo vicino alla parete. Sul lato sinistro si vede una specie di diedro erboso: è l'attacco della Pincelli-Brianti, di cui si percorrono i primi due tiri fino alla via vera e propria.
Relazione (Mussini-Iotti): variante ai tiri finali della Pincelli-Brianti, molto bella e meritevole di una salita. Protezioni buone a fittoni, un po' distanziate nei tratti facili. Tutte le soste tranne l'ultima sono su due fittoni.
1° tiro (Pincelli-Brianti): salire il diedro erboso e proseguire in obliquo verso sinistra su roccia sporca di terra, ignorando una sosta dove parte Italia '90, fino a raggiungere una terrazza. 30m, 3c; quattro fittoni.
2° tiro (Pincelli-Brianti): salire lievemente a destra lungo il diedro per spostarsi su una placca che porta ad una sosta. Superare un'ultima placchetta e spostarsi a destra alla sosta. 25m, 4a; cinque fittoni, una sosta intermedia.
3° tiro (1° tiro Mussini-Iotti): spostarsi a destra abbassandosi lievemente, attraversare sotto un pilastrino e raggiungere un breve canale incassato che si risale fino alla sosta al cospetto di un albero. 25m, 3c; tre fittoni.
4° tiro: (2° tiro Mussini-Iotti): salire i primi metri della placca e spostarsi a sinistra entrando nel camino. Salirlo fin quando si chiude ed uscire alla sosta. Possibile anche uscire dal camino traversando a destra con passo delicato in placca per salire poi alla sosta. 30m, 5b/c (un passo) a seconda della soluzione finale; otto fittoni, due spit (uno sostituito da un fittone se uscite in placca), un chiodo sostanzialmente inutile.
5° tiro (3° tiro Mussini-Iotti): salire l'erboso canale fino alla sommità. 30m, 3c; quattro fittoni. Sosta su anello cementato.
Accesso (diedro UISP): dall'uscita della via si segue la traccia verso sinistra che conduce al torrione Sirotti e si scende seguendo il sentiero. Si supera un primo settore di falesia e si giunge poco dopo ad un secondo settore, alla cui destra si eleva l'evidente e bellissimo diedro che dà la direttiva della via. Attacco a sinistra di un avancorpo.
Relazione (diedro UISP): breve via molto bella, con due tiri entusiasmanti ed ottimamente chiodati; una delle più belle della Pietra. Portare solo rinvii.
1° tiro: salire le rocce a destra della lama giallastra e portarsi sotto la striscia giallastra, di rocce erose e solo un poco untine. Salire per ottime prese e portarsi verso sinistra fino ad una lama staccata. Superarla con un passo in Dulfer (o in alternativa usando il camino tra lama e parete) e proseguire per placca fino alla sosta. 40m, 6a; dieci fix.
2° tiro: dritti per il bellissimo diedro fino alla sommità. 35m, 6a; dieci fix, una fettuccia in clessidra.
Accesso (Zuffa-Ruggiero): dall'uscita del diedro si tiene la sinistra ripercorrendo il sentiero di discesa del torrione Sirotti fino a giungere sul sentiero principale, che si segue in discesa. Al primo bivio si tiene la sinistra, si superano gli attacchi della Zuffa-Lenzi e della Cacciavillani e si doppia un avancorpo (dove parte l'attacco originale, di difficoltà ben maggiori del resto della via e in massima parte salito come monotiro: Pugni di burro) giungendo sotto un diedro obliquo giallastro.
Relazione (Zuffa-Ruggiero): altra via classica della Pietra, riattrezzata in stile plaisir (portare solo rinvii) e abbastanza frequentata viste le difficoltà. Tutte le soste sono su anello cementato (alcune con fix vicino).
1° tiro: salire il diedro obliquo fino alla terrazza di sosta. 25m, 4a; quattro fittoni, un anello cementato.
2° tiro: a sinistra della sosta a salire il bel camino, uscendo sulla cengia verso destra fino alla sosta. 35m, 4a, otto fittoni, uno spit. Vecchia sosta su due chiodi poco a sinistra della sosta corretta.
3° tiro: non andare a destra (variante The end, 6c+), ma in traverso a sinistra sulla placca, per poi salire in verticale fino alla sosta. 25m, 5a; sei fix.
4° tiro: su per il bel diedro fessurato fino alla sosta. 20m, 5b (un passo); cinque fittoni.
5° tiro (uscita di destra): è la variante preferita di uscita, che sale per l'evidente diedro. 30m, 4a; quattro fittoni.
5° tiro (uscita di sinistra): dalla sosta si prende il camino a sinistra. 20m, 5c (un passo); tre fix.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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